Rivitalizzare i contenuti delle pagine del nostro sito in ottica SEO significa riprendere in mano tutti quei contenuti che non portano risultati in termini di traffico e di generazione di contatti di potenziali clienti.
SEO on Site sui vecchi contenuti: “lavorare di fino”
Non si tratta qui di andare a pescare pagine morte e sepolte tra centinaia di contenuti che abbiamo scritto in passato, proprio perché la SEO on site, quest’arte di intervenire su un sito “in corso”, lato contenuto va fatta di “fino” e non ammette sbavature:
- capire quali sono le pagine che potrebbero servirci in ottica SEO, pagine alle quali non siamo disposti a rinunciare tanto facilmente
- capire quando un contenuto è recuperabile (questo è lo step più importante)
- agire su una pagina e dunque rivitalizzarla secondo una serie di regolette che impariamo nel nostro corso SEO Copywriting in aula e da remoto a Milano
- cosa fare dei rami secchi, in pratica come sbarazzarci di quei contenuti che oltre che morti possiamo lasciarli tranquillamente “sepolti” 🙂
Quali sono le pagine che ci possono servire in ottica SEO?
Prendiamo sempre un caso concreto, www.ricettapizzamargherita.it, il nostro sito è una directory di pizzerie a Milano.
Non solo, il sito vende in affiliazione Amazon strumenti per pizzaioli e addetti ai lavori.
Capite bene che parole chiave come impastatrice per pizza , divisa pizzaiolo ecc… sono di fondamentale importanza averle in prima pagina se vogliamo ottenere dei guadagni vendendo in affiliazione facendo leva su Amazon?
Analizziamo su SEMRush il nostro sito
Quali sono le pagine che realmente ha senso rivitalizzare? Su quale parola chiave puntare quando facciamo un intervento di questo tipo?
Andiamo a vedere tutte ma proprio tutte le parole chiave che sono state catalizzate dal nostro sito a livello SEO e da qui iniziamo il nostro ragionamento… dove intervenire?
Rivitalizzare non significa resuscitare, facciamo attenzione alla colonna “pos.”, lasciamo perdere tutte le parole chiave che sono oltre la 35° pos., fidatevi, non perdiamo tempo, non ne vale la pena!
Andiamo dunque a concentrarci su una parola chiave che vediamo nella posizione 14, una parola chiave come pale per pizza in legno a noi serve eccome, SEMRush ci fa vedere qual è la pagina sulla quale dobbiamo intervenire, clicchiamo sulla URL e ci appare questa schermata qui sotto, che per fortuna scende nel particolare e ci dice che siamo 24° con pala per pizza, ed è lì che dobbiamo intervenire!
(l’immagine qui sotto mostra tutti i posizionamenti ottenuti da questa specifica URL)
Analizziamo in maniera peculiare su quale kw puntare prima di perdere tempo in modo inutile
A parità di KD (keyword difficulty e di risultato in termini di posizionamento) andiamo a scegliere quella con il volume di ricerca più alto: pala per pizza è dunque la nostra keyword, non ci resta che capire cosa non va nel contenuto di quella pagina e iniziare a lavorare ottimizzando la relativa pagina; clicchiamo sulla URL a fianco alla nostra parola che siamo riusciti ad individuare e analizziamo la situazione
ed ecco che ci appare questa pagina
check sui tag HTML SEO più importanti in assoluto per capire dove e come “ristrutturare il nostro articolo”
Per prima cosa abbiamo visto se la compilazione del Tag Title converge sulla parola chiave alla quale stiamo puntando con la nostra azione di “SEO on Site”
“pala per pizza”
non è così peraltro come potete vedere dall’immagine qui sotto
Voi giustamente vi chiedete ma come?! Non c’è nel Title e questa pagina riesce comunque a recepire questa keyword? Come è possibile?
Da quando esiste Google Panda (dal lontano 2012) le pagine si posizionano per più di una parola chiave, queste specifiche pagine sono così dette “pillar”, in pratica in un piccolo sito come questo siamo proprio di fronte ad una pagina che ha tanti posizionamenti SEO di più parole chiave che sono “varianti” di pala per pizza in un’unica pagina, non solo, alcuni posizionamenti di questo tipo sono puramente casuali!
eh sì a volte capita anche questo…
A questo punto inseriamo nel Title la nostra parola chiave principale e comunichiamo a Google con forza qual è il nostro obiettivo, sì questa è la prima mossa da fare!
pala per pizza
Gli interventi come ben capite possono essere davvero infiniti, ecco cosa avremmo fatto noi:
- Il contenuto di questa pagina è breve, bisogna aumentare il volume di testo, non bastano gli annunci “snnipet Amazon”
- una volta che puntiamo ad una nuova parola chiave che esprimiamo all’interno del Title ecco che dobbiamo inserire all’interno del testo le correlate alla nuova principale
- inserire anche nell’ H1 la parola chiave principale “pala per pizza” facendo attenzione a non realizzare un H1 identico al Title
- inserire un paio di volte nel testo la nuova parola chiave principale, se in grassetto e nella prima riga del contenuto meglio
- inserire un paio di volte nel testo la nuova parola chiave principale nel testo alternativo dell’immagine all’interno del corpo del testo
Gli interventi possono essere infiniti, questi appena citati sono un puro esempio di come si può intervenire in ottica “SEO on Site”… diciamo che gli accorgimenti che faremo rappresentano un po’ una riscrittura in ottica SEO del nostro testo.
Tagliare rami secchi
Non vi mettete a lavorare con parole chiave che vanno oltre la 35/40 posizione, nel senso potete farlo ma monitorate bene la situazione, se sono parole bloccate, troppo mal posizionate che proprio non si muovono anzi peggiorano di settimana in settimana, lasciate perdere, su quella parola chiave potete fare un nuovo testo senza la paura di cannibalizzare la parola chiave di riferimento.
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- principi di SEO on Site: cos’è la SEO on site e come si rivitalizza un contenuto che sembra non portare risultati
- quando e come intervenire lato contenuto quando abbiamo individuato la nuova parola chiave principale
- parte pratica: interveniamo concretamente su un contenuto di uno dei blog del network di Effettoundici
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