Attenzione perché in questa mini guida mettiamo a repentaglio tutte le certezze che avete sul fatidico e odiatissimo meccanismo della cannibalizzazione!
In realtà non è assolutamente vero, mi diverto a spaventarvi, voglio soltanto mettere in risalto una delle tante casistiche in cui nella SEO Copywriting rischiamo di incappare nella cannibalizzazioine: detto questo un conto è rischiare, un conto è cannibalizzare la keyword target alla quale stiamo puntando!
Dunque… parlavamo di medesimo contenuto e keywords target distinte: bonus luce e gas e bonus gas e luce.
Eccole due parole chiave che avranno per forza di cose un contenuto simile, anzi molto simile!
Ok, va bene, ma in che senso si “rischia la cannibalizzazione”?
Si rischia perché se andiamo a rankare con la URL A la keyword bonus luce e gas e con la URL B la keyword bonus gas e luce ecco che rischiamo per ovvie ragioni di acchiappare (per la teoria del posizionamento duplice, triplice e quadruplo) le medesime keywords correlate.
Proprio perché le correlate alla keyword bonus luce e gas saranno le stesse della keyword keyword bonus gas e luce. Che fare? Niente non preoccuparsi, è uno di quei casi in cui se cannibalizziamo fa lo stesso.
L’importante è mettere in prima pagina la keyword principale di riferimento, ovverosia l’obiettivo target, pertanto non perdiamo di vista la parola chiave principale fasciandoci la testa con la paura di cannibalizzare le relative correlate… è un po’ questo che sto cercando di dirvi, tutto qui 🙂
Attenzione ai casi di Stop Words “Confettura di Ribes” “Confettura Ribes”
Ok, ma quando invece è meglio non rischiare? Un esempio tipico è il caso di un eCommerce che ha due prodotti simili, che trattano la confettura di Ribes.
A questo punto possiamo usare come keyword target confettura Ribes per la URL A, e confettura di Ribes per URL B, tutto corretto, proprio perché seguiamo il principio appena espresso prima.
(Per chi non lo sapesse Confettura di Ribes (di) è una keyword a sé stante munita di stop word che per il principio delle stop words già visto nel video corso BASE la fa diventare morfologicamente una chiave di ricerca a sé stante).
Il punto è che qui, con chiavi molto piccole e con poche correlate, se la URL A ottiene un posizionamento duplice, facilmente la URL B con il suo posizionamento duplice mostrerà in SERP le medesime correlate della URL A, allora anche qui parleremo di cannibalizzazione della keyword.
Non a caso, in situazioni del genere, si tende a ottimizzare tutta la pagina archivio/categoria per le chiavi Confettura Ribes e Confettura di Ribes in modo poi da offrire al consumatore la scelta a monte su quale prodotto (URL A, B, C, ecc) focalizzarsi.
Detto questo, “rischiare” non vuol dire cannibalizzare, e non è pratica SEO tantomeno scorretta.
Ok vi ho portato un esempio contorto, ma comunque efficace. Per ora non fasciatevi la testa, e cercate di capire che nella SEO a volte è possibile creare contenuti simili che puntano a keyword dal concetto identico ma espresse diversamente dal punto di vista semantico senza appunto incorrere in problemi di “cannibalizzazione della keyword” in riferimento alla parola chiave obiettivo del nostro contenuto.