Ciao a tutti ragazzi
carissimi fan di ScritturaSEO, oggi ci facciamo un domandone da 90.000 punti, ma sul serio.
Ok, avete un progetto web? Sì ce l’avete lo so, secondo voi… quanti articoli bisogna scrivere per poter indicizzare in maniera seria e performante il vostro sito? Domanda che mi chiedono spesso: meglio scrivere 200 articoli al giorno o 4 al mese fatti bene?
Rispondiamo a questa splendida domanda che mi piace molto perché proprio solletica diverse questioni importantissime che ruotano attorno alla SEO Copywriting.
Dunque,
Meglio scrivere tanti articoli o pochi articoli per un progetto web?
Prima cosa bisogna chiedersi, ma che tipo di progetto web è? Secondo voi il sito dell’idraulico di Monza necessita un magazine annesso alle sue pagine servizio dove vengono pubblicati 200 articoli al mese? No.
Male non farebbe eh… sia chiaro… però non lo necessita PER FORZA è ovvio.
Invece,
secondo voi un magazine che tratta un argomento “lievemente sputtanato” come l’ADSL per salire sulle SERP di quanti articoli al giorno o al mese ha bisogno? NON POCHI
Quanti?
Non c’è una formula magica che definisce numericamente la quantità.
Come non esiste una risposta precisa al quesito appena posto poc’anzi: quanti articoli dobbiamo scrivere al mese per il nostro progetto?
Già detto, dipende, ascoltatemi sul serio… dipende dal settore di riferimento e dalla tipologia di progetto.
Cerchiamo però di essere precisi con queste definizioni.
Questa domanda, dei “quanti articoli… ecc” me la sono posta talmente tante volte che alla fin fine anch’io sono caduto nella trappola dello schema mentale, devo dire che queste linee guida che ora condivido mi hanno comunque aiutato a destreggiarmi in una marea infinita di progetti:
blog: 12 articoli al mese, minimo. Ottimale 1 al giorno
magazine: 30 articoli al mese, minimo. Ottimale + di 90 al mese
sito di informazione: 4 articoli al mese, minimo. Ottimale 3 alla settimana
portale e/o sito vetrina. Fate ciò che volete.
Ok, ci siamo,
…punto però focale della questione. Ne abbiamo parlato parecchio in passato: cannibalizzazione delle parole chiave. Argomento peraltro di moda nella SEO dei giorni nostri.
Facciamo ordine. Se si scrive tanto la verità è che – soprattutto se si tratta di una nicchia – la maggior parte delle parole chiave vengono cannibalizzate… è infatti quasi infatti inevitabile, pertanto si verificheranno due situazioni tipo:
cannibalizzazione orizzontale (nociva per il nostro sito): tanti, e forse troppi contenuti posizionati per la medesima kw o chiavi correlate
cannibalizzazione verticale (non nociva per il nostro sito): un solo contenuto posizionato per innumerevoli kw
Le ultime tendenze non a caso sostengono sia opportuno “tagliare i così detti rami secchi del nostro sito”… troppi contenuti infatti andrebbero a danneggiare l’usability del bot di Google nella scansione del nostro sito e non solo, fagociterebbero appunto la questione cannibalizzazione.
La verità sta nel mezzo, però.
come sempre.
E’ il contenuto in sé che deve essere valido, non tanto la struttura di come pianifichiamo la nostra strategia editoriale, o meglio, quest’ultimo step è decisivo per un ottimo progetto SEO, (ricordate quando parlavamo della struttura a SILOS del nostro sito?) ma senza la qualità insita in un contenuto, scritto bene in sé e per sé in ottica SEO comunque non si va da nessuna parte.
Google preferisce due “contenuti super” di qualità che puntano alla stessa keyword anziché progetti web che sono basati su un’ottima usability e su ottime idee di pianificazione editoriale che però poggiano su una pessima qualità dei contenuti.
“Su questo non ci piove”
detto ciò, cannibalizzare le parole chiavi è sempre profondamente sbagliato,
…e la quantità di quanti contenuti dovete scrivere, dipende sempre dal settore e dalla tipologia di progetto che state creando, non da altro.