Argomento ingarbugliato che abbiamo affrontato già un paio di volte nel nostro blog in maniera discorsiva, oggi invece facciamo il punto e cerchiamo di fare chiarezza sull’aggiornamento temporale di un contenuto. In che senso? Nel senso che andiamo a capire come lavorare su contenuti che oltre che essere vecchiotti sono pure datati. Per essere più chiari,capiamo cosa ha senso fare e cosa non ha senso fare in ottica SEO se vogliamo rinnovare una guida sui contributi regione a fondo perduto del 2020 in una del 2021.
Premessa: le parole chiave con suffisso “annuale”
Le kewyords con il suffisso annuale sono volatili, fragili, sempre in fase di formazione e dunque difficili da scovare in termini di volume di ricerca…
ok, ma perché bisogna porci questo problema?
perchè alcuni siti che hanno keywords di questo tipo sono spesso soggetti a scossoni di traffico notevoli. Se voi parlate di “incentivi pellet 2020” e siamo nel 2021 capite che per ovvi motivi perderete delle posizioni organiche su Google!
Ok, tutto molto chiaro e logico, ma cosa possiamo fare per evitare di perdere posizioni su Google quando assistiamo a questo fenomeno?
Possiamo fare 2 cose
Dobbiamo focalizzare la nostra attenzione su due possibili rimedi:
- cambiamo l’articolo e lo aggiorniamo al 2021 (solo però se il contenuto è realmente trasponibile nell’anno seguente, senza forzature per intenderci!)
- ricostruiamo un articolo che punta soltanto al “2021”, quindi su una nuova URL e ci facciamo un redirect 301 rafforzativo proveniente dal “contenuto del 2020”.
Cosa è invece inutile fare? E’ inutile non toccare il contenuto limitandoci ad aggiornare la data del post, l’aggiornamento della data del post deve essere se mai succedaneo al nostro rinnovamento del contenuto, da solo non sortisce alcun effetto benefico in ottica SEO.
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